Il riordino della rete ospedaliera regionale conferma i timori che erano stati avanzati nei mesi precedenti circa il depotenziamento dei servizi attinenti la gestione delle emergenze-urgenze per l’ospedale riunito Milazzo-Barcellona.
Si conferma la miopia dei governanti sia a Roma che a Palermo, dal momento che questa drammatica vicenda è il paradigma di una politica fatta e pensata sui freddi numeri e non sulle reali esigenze dei cittadini sul territorio.
Forse si ignora, o peggio si fa finta di ignorare, che già adesso i due pronto soccorso di Milazzo e Barcellona fanno fatica a gestire un bacino di utenza enorme che va da Rodì Milici a Torregrotta e che conta mezzo milione di abitanti.
Cosa succederà quando uno dei due punti verrà a mancare?
Si rendono conto ministri, parlamentari, deputati regionali e dirigenti delle aziende sanitarie che si mette a rischio la vita delle persone? Conoscono ministri, parlamentari, deputati regionali e dirigenti delle aziende sanitarie la nostra realtà territoriale? O dai loro palazzi giocano a decidere quali sono i cittadini di serie A e quali di serie B? Giocano a decidere chi deve vivere e chi può morire?
Verranno tutti a chiederci i voti per le regionali di fine ottobre. Ricordiamoci dei risultati che hanno conseguito!
La verità è che la situazione è ormai troppo degenerata per essere gestita e ricomposta a livello locale o regionale. Speriamo di riuscire a investire della questione il governo nazionale, a cui vogliamo chiedere di fare pure tutte le rimodulazioni che sembrano opportune, ma senza privare questo territorio dei presidi di primo intervento a salvaguardia della vita dei cittadini.
E speriamo che non sia troppo tardi.
Antonio